Quel che è certo che si tratta di canapa, e che molto verosimilmente può essere considerata la prima marijuana legale in vendita nel nostro Paese.
È stata presentata di recente durante la fiera internazionale della canapa di Casalecchio di Reno (Bologna). A rendere legale la sostanza è un contenuto bassissimo di delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), inferiore alla soglia dello 0,2% stabilito per la coltivazione, controbilanciato però, stando ai suoi produttori, da alti livelli di cannabidiolo (CBD), un cannabinoide legale con importanti effetti ansiolitici e mediamente sedativi.

Ma a che cosa serve?
In letteratura numerosi studi hanno evidenziato una reale valenza terapeutica dei cannabinoidi.
È soprattutto il contenuto del CBD, sensibilmente alto, a determinare effetti ansiolitici e miorilassanti. Al contrario del delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), contenuto in questi prodotti in dosi minime, non determina le note alterazioni psichiche conosciute come “sballo”.
Il prodotto non può essere considerato un medicinale, ma le proprietà terapeutiche della cannabis sono state dimostrate attraverso estese sperimentazioni mediche. Nella cura di moltissime patologie è determinante il principio rilassante e ansiolitico della cannabis: il Cannabidiolo (CBD).
Nel marzo 2007 la rivista scientifica The Lancet pubblica uno studio che evidenzia minore pericolosità della marijuana rispetto ad alcool, nicotina o benzodiazepine.

Incazioni terapeutiche
La Cannabis terapeutica è stata studiata per numerose applicazioni terapeutiche tra cui si riportano in maiuscolo e grassetto quelle riconosciute come ufficiali da Decreto Ministeriale 9 Novembre 2015:
• DOLORE (neurologico, oncologico)
• SPASTICITÀ DA SCLEROSI MULTIPLA

Queste applicazioni ora con la delibera 1250/2016 della Regione Emilia Romagna permettono di prescrivere la Cannabis Terapeutica a carico del SSR per i pazienti assistiti nella Regione con punteggio nella scala NRS: 
• NAUSEA E VOMITO DURANTE LA CHEMIOTERAPIA
• STIMOLAZIONE APPETITO NELL’AIDS O NEL CANCRO O NELL’ ANORESSIA NERVOSA
• SINDROME DI TOURETTE
• GLAUCOMA RESISTENTE

Queste applicazioni non sono prescrivibili a carico del SSR: Epilessia, Fibromialgia, Malattie infiammatorie croniche intestinali, Sindromi ansioso-depressive, Traumi celebrali, ictus, Tumore celebrale, Tumore alla prostata, Tumore al seno,Tumore al polmone, Leucemia, Artrite reumatoide, Asma bronchiale, Malattie autoimmuni, Malattie neurovegetative, Patologie cardiovascolari, Schizofrenia.

Un esempio di terapia antidolorifica con CANNABINOIDI:
• Anticonvulsivante
• Antiemetici
• Nessun rischio contro respiro
• Anti Angiogenetico
• Promozione Apoptosi

OPPIOIDI:
• Pro convulsivanti a dosi elevate
• Nausea e vomito
• Depressione Respiratoria
• Pro Angiogenetico
• Inibizione Apoptosi

Avviso ai consumatori
Le erbe legali che si trovano in vendita sono di due tipi: quelle a basso contenuto di CBD, che poi hanno anche scarsa presenza di altri Cannabinoidi oppure quelle ricche di CBD. Queste ultime si possono trovare in commercio anche nella forma di hashish, dunque a palline o a panetti con concentrazioni più alte di cannabinoidi. Sono erbe che, come già detto, hanno il CBD come ospite di onore e solo tracce minime di THC. Oltre ai sapori e alle fragranze regalano tranquillità, calma, concentrazione, benessere, ordine logico e mentale. Qualcuno parla di erbe terapeutiche tuttavia occorreranno anni di ricerche sui pazienti solo per affermare queste verità in chiave scientifica. Molti consumatori sono mossi dalla curiosità di provare un’erba che ha lo stesso sapore, aroma ed odore della pianta feticcio pur essendo “innocua”.
L’erba legale tuttavia non è affatto uno scherzo, anzi, è il suo opposto.